Case popolari agli stranieri: Fratelli d’Italia mostra su Fb nomi e cognomi degli assegnatari.
Si parla tantissimo di un violento ritorno al fascismo o al nazismo e, in effetti, i campanelli di allarme sono numerosi.
L’odio verso il diverso, sia esso nero, ebreo, omosessuale, non cristiano o di fede politica diversa è ormai a livelli altissimi.
Gli episodi di violenza, fisica o verbale, a sfondo razziale sono triplicati.
I simboli che si rifanno ai più bui totalitarismi di estrema destra spuntano come funghi. Negli stadi, nelle scuole (è di ieri la notizia di due studentesse che tracciavano svastiche sui muri), per le strade.
I saluti romani, gli inni a Mussolini e Hitler stanno diventando normali, l’ultrà del Verona che inneggiava, appunto, al fuhrer, ne è un esempio.
Potrei continuare con gli esempi ma avete capito.
C’è, però, ancora e per fortuna una grossa differenza. Il “diverso” non deve camminare con un simbolo di riconoscimento addosso, tipo stella di David.
Anche se, a pensarci bene, la stella era un espediente per indicare visivamente, immediatamente, il “pericolo”, la “razza” sbagliata.
Ma oggi, come facciamo a marchiare una persona? Abbiamo davvero ancora bisogno di un segno identificativo?
Si, ma digitale. Ed eccoci al titolo: case popolari agli stranieri: Fratelli d’Italia mostra su Fb nomi e cognomi degli assegnatari.
Ed ecco quello che ci mancava, la nostra bella stella di David digitale.
A.G.