Piccole ribellioni

Piccola “ribellione” nei due alberghi in quarantena ad Alassio:
pasti lanciati fuori dalla porta.

Gli italiani, dopo solo pochi giorni di quarantena, hanno già dato fuori di
metto lanciando cibo fuori dalla finestra.

I commenti a questa notizia sono tutto sommato di comprensione e
solidarietà.

Vediamo ora una notizia datata: “Migranti gettano cibo in strada. Una
coppia di nigeriani e una donna incinta, tutti migranti richiedenti asilo,
hanno inscenato una protesta che ha indignato i vicini di casa, pensionati che
spesso devono tirare a campare con poche lire in tasca versate da una pensione
da fame”.

Già salta all’occhio il diverso taglio che i giornalisti danno alla
notizia. Per gli italiani si parla di “piccola ribellione” quasi fosse una
ragazzata, una cosa quasi simpatica. Per gli immigrati ci sono i “pensionati
con pensione da fame che si indignano” e i migranti che “gettano cibo in strada
e inscenano proteste”.

I commenti all’articolo dei migranti invece sono così:

“Provate a lasciarli per una settimana senza mangiare né bere, vedrete che
alla fine si mangeranno anche i sassi!”.

“Ottimo esempio di integrazione, tolleranza e riconoscenza. Quindi NO
all’asilo e rispedirli dritti al Paese di provenienza per insussistenza dei
presupposti alla richiesta e dello stato di necessità”.

“Vorrei sapere se questi nigeriani, finti profughi, cosa mangiavano e bevevano
nelle loro capanne ai margini della jungla”.

“Gettano gli alimenti sulla strada??? Immediatamente espulsi!!! Queste
persone sono troppo deficienti per integrarsi con gli italiani. Se poi si pensa
che gettano alimenti che sarebbero necessari per i milioni di italiani che sono
in difficoltà economica, allora ci vorrebbe la galera”.

E così via.

Di “piccole ribellioni” italiane ne stiamo vedendo tante, botte agli
asiatici, chiunque essi siano, egoismo spinto nell’accaparrarsi tutto e di
tutto di più alla faccia degli altri, truffe, fake news, allarmismi.

Perché la sofferenza o la paura è tale solo quando tocca personalmente e l’empatia
verso gli altri esiste solo se questa ha una proiezione su noi stessi, come nel
caso di Alassio.

Per tutto il resto c’è l’offesa, la prevaricazione, l’ingiuria, la violenza
verbale e fisica.

Ma sono solo “piccole ribellioni”.

A.G.

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