Ti (in)Cateno De Luca.

Una tragicomica
commedia all’italiana si sta consumando nella splendida isola di Sicilia.

Un personaggio da
operetta, Cateno De Luca (giuro che è quello in foto), sindaco di Messina, è
qualche giorno che regala momenti di altissima comicità, addirittura piu’ del
solito.

A parte il video
coi droni e la sua voce di sottofondo (qui: https://www.facebook.com/delucasindacodimessina/videos/783938735464381/
) che invitava i cittadini a rientrare a casa con frasi tipo “dove cazzo vai?
Cosa cazzo fai? Vi becco uno a uno” e cosi’ via, si è recentemente reso
protagonistica di una sottile ed appena sfumata critica costruttiva contro la
Lamorgese.

In un video dice:
“Ministero degli Interni, con tutto il rispetto, vai a fanculo”.

Inoltre, insieme
al suo amichetto Nello Musumeci, hanno violentemente attaccato il governo tutto
per, a loro dire, aver lasciato entrare in Sicilia senza controlli orde di
persone.

A questo punto il
Viminale fa due cose.

Prima emana
questo comunicato smentendo nei modi e nei fatti le dichiarazioni dei due
guitti: “Non rispondono al vero le accuse del presidente Musumeci, secondo le
quali sarebbe in atto un flusso incontrollato verso le coste siciliane, tant’è
che, ieri, tutte le persone che hanno traghettato sono risultate legittimate a
farlo. I transiti giornalieri per la Sicilia hanno fatto registrare una
costante diminuzione dai 2.760 di venerdì 13 marzo ai 551 di ieri, domenica 22
marzo. (…) Dei 551 viaggiatori, 136 sono risultati appartenenti alle Forze
dell’ordine che giornalmente attraversano lo stretto per motivi di lavoro; i
restanti 415 sono tutti risultati appartenenti alle altre categorie legittimate
ad effettuare il traghettamento”.

Poi la Lamorgese
denuncia De Luca all’autorità giudiziaria per “Vilipendio della Repubblica,
delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate”.

In-Cateno De
Luca.

A.G.

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