Emergenza!!!!

La legge 225 del
1992 regola lo stato d’emergenza che può durare un massimo di 12 mesi
prorogabili per altri 12.

 Lo stato d’emergenza è prorogabile sempre su
decisione del Consiglio dei ministri e non serve l’approvazione del Parlamento.

È anche
internazionalmente regolato dall’articolo 4 della Convenzione Internazionale
dei diritti Civili e Politici delle Nazioni Unite.

Ora sappiamo che
il governo non sta abusando di questa procedura anche perché, se lo stesse
facendo, chi grida al golpe potrebbe denunciare il tutto all’ONU.

Detto questo, la
domanda è: serve prorogarlo fino a fine luglio o, addirittura, fino a fine anno
e cosa comporta?

Vediamo di
ragionare senza complottismi e senza isterismi.

La “proroga”
annunciata ieri da Speranza, in realtà, non è una proroga, ma una conferma.
Infatti era previsto fino a fine luglio già da marzo scorso.

Prima di vedere
l’eventuale allungamento a fine anno, vediamo, a grandi linee, cosa comporta:

  • L‘esecutivo
    e la Protezione civile dispongono di “poteri speciali”. Ad esempio può emanare
    provvedimenti senza prima ricevere l’approvazione del Parlamento.
  • Le istituzioni
    possono avvalersi di procedure giuridiche semplificate per approvare
    provvedimenti necessari a contenere “emergenze di rilievo nazionale connesse
    con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo”.

Letta così
potrebbe, in effetti, fare effetto.

Ora, se si
dovesse prolungare fino a fine anno, che impatto avrebbe sulla nostra vita?

Per rispondere
bisogna capire due cose.

La prima è che,
già negli ultimi giorni, nonostante lo stato d’emergenza, siamo liberissimi di
lavorare, viaggiare, andare al mare, andare all’estero, non indossare la
mascherina all’aperto (ora anche a Milano), andare nei negozi, nei bar
eccetera, con qualche limitazione, ma sostanzialmente questo è.

La seconda, e più
importante, è il perché si usa. In Italia, ogni volta che succede un evento,
dal grande al piccolo, si dichiara lo stato d’emergenza. Dai terremoti alle
alluvioni, dalle forti piogge, cavallette, traffico…praticamente siamo in uno
stato d’emergenza perenne di cui nessuno si lamenta.

E questo per un
motivo ben preciso. L’Italia è paese di santi, poeti, navigatori, burocrazia,
corruzione e complicazioni.

Lo stato d’emergenza
permette di sburocratizzare e snellire decisioni critiche (per esempio acquisto
di respiratori, assunzione di medici e infermieri, facilitare la chiusura di
aree in caso di focolai) anche se, d’altra parte, rende meno trasparente o
totalmente assente l’assegnazione di bandi e gare, lasciando spazio a illeciti
e clientelismi.

Per concludere,
non so cosa sia giusto fare, anche perché metà comunità scientifica dice che il
Covid è stato sconfitto, mentre l’altra metà dice l’esatto contrario. Quello
che vedo è che l’Italia, se paragonata ad altri paesi, ha fatto abbastanza bene
quindi questa misura può essere prudenziale o una furbata maneggiona.

In tutti i casi,
non è un complotto totalitaristico di EMERGENZA!!!

A.G.

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