“A Piacenza fatto gravissimo, basta parlare di singole mele marce, il problema è nel sistema”. Ilaria Cucchi sulla caserma sequestrata.
Come sempre la meravigliosa Ilaria centra il problema.
E ora voglio dirvela tutta.
Lo “sbirro” da strada è un problema.
La stragrande maggioranza di loro sono violenti picchiatori fascisti con scarsa cultura.
Io mi sono stancato del politically correct, dei distinguo, dei “casi isolati”.
C’è un post di Leonardo Cecchi, ottimo giornalista e blogger che stimo, che condanna i fatti ma dice, sostanzialmente, che l’arma non è tutta così.
Beh, basta coi distinguo, basta dire “non sono tutti così “, basta scappatoie.
Questa prassi lede le stesse forze dell’ordine e l’intelligenza.
Ma cazzo, ma c’è da specificare che non sono tutti dei turpi criminali bastardi? Se arriviamo a questo vuol dire che lo sono.
Pochi giorni fa c’è stato l’anniversario di Genova, poi i mai dimenticati Cucchi, Aldovrandi, Sandri e tantissimi altri fino ad arrivare ai fatti di Piacenza, è una scia di sangue, omissioni, insabbiamenti, torture, corruzione e abusi di potere che parte dai vertici, conniventi e sempre pronti a smentire, coprire e negare, e arriva alla strada.
Ed è sistemica, endemica ed atavica.
E va eradicata dalla cima, dalla politica che rifiuta i numeri identificativi, rigetta il reato di tortura, fomenta e asseconda giustizieri e manganellatori in divisa.
Forse non tutti sono ACAB, ma la maggior parte si.
A.G.