ItaGlia

Il Belpaese non è un belpaese.

E questo al netto dei Salvini, delle Meloni, della politica, dei 600 euro, della corruzione e così via.

Sono conseguenze di una radicata mentalità retrograda, maschilista, mafiosa e del cazzo.

Due esempi su tutti, uno di una persona famosa, un’altro di una sconosciuta.

Partiamo dalla sconosciuta Arianna Virgolino, poliziotta.

L’ottima Cathy LaTorre denuncia un fatto che, a mio avviso, è schifoso.

Questa ragazza è stata rimossa dal suo ruolo per un piccolo tatuaggio fatto in gioventù e poi rimosso proprio per arruolarsi.

Solo che, ingenua, lo ha dichiarato, ha detto tipo “hey, avevo un piccolo tatuaggio, ma l’ho fatto togliere al laser”.

Apriti cielo, per il corpo di polizia, per le forze dell’ordine, è una cosa troppo grave. Mica ha massacrato e ucciso di botte un ragazzo o pestato a sangue delle persone o messo fraudolentemente delle prove false in una scuola o stuprato o usato violenza gratuita e, quindi, ricevere promozioni o, alla peggio, essere “sospesi”. No, sta stronza ha osato farsi un tatuaggio e rimuoverlo.

Licenziatela!

E così è successo, il consiglio di Stato, niente meno, ha infatti ribaltato la decisione del TAR di farla riammettere. Pensate voi quanto hanno da fare al consiglio di Stato per accanirsi su una pericolosa delinquente come Arianna Virgolino, poliziotta, nota di merito dal prefetto per azioni sul campo.

E ora la VIP.

Samantha Cristoforetti.

Ambasciatrice UNICEF, Cavaliere e Commendatore, ha una laurea specifica e due ad honorem, parla inglese, francese, tedesco, russo e cinese, le sono stati intitolati un asteroide, una bambola Barbie ed un fiore.

Una robina così , insomma.

Eppero’ non è abbastanza.

Infatti la Cristoforetti si è dimessa dall’aeronautica lamentando “ll proprio disaccordo con alcune situazioni”.

E quali sarebbero queste “situazioni”?

Pare, dico pare, che tale Walter Villadei sia stato preferito a lei per la prossima missione spaziale in virtù di giochi politici ma, sembra, l’ESA non lo abbia voluto perché non qualificato.

Samantha comunque dice di essersi dimessa “senza avere motivo concreto di lamentare alcuna discriminazione”, ma sta di fatto che, pur continuando ad essere parte dell’ESA, non porterà più lo stemma italiano dell’aeronautica militare.

Ora, sembra strano che si dimetta lamentando disaccordo con alcune situazione e la dichiarazione di “non avere motivo di lamentare discriminazioni” la leggo più come una mossa elegante che la verità.

Il succo del discorso, comunque, è che le Donnamadrecristiane e i bulli del Papeete, gli analfabeti funzionali e la corruzione, il maschilismo e il nepotismo, la merda in cui nuotiamo, insomma, siano conseguenze di un problema che parrebbe troppo profondo per essere eradicato.

A serva ItaGlia…

A.G.

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