Exit poll.

Contrariamente a quello che pensavo, le regionali stanno regalando qualche gioia.

Stando agli exit poll, anche se siamo ancora lontani dallo spoglio finale, si prefigurano scenari interessanti che vale la pena approfondire.

Partiamo da un paio di telegrafiche considerazioni generali.

Il PD ha vinto, ma non troppo.

La Lega ha perso, tanto.

La destra ha perso, ma non troppo.

I 5s spariscono definitivamente.

Il popolo, con una buona affluenza, ha risposto bene.

Mi ripeto, se gli exit poll dovessero essere confermati, abbiamo:

Toscana, Giani al 48, la Ceccardi al 40/41. I 5s al 6%. Qui è interessante notare come ci siano ben 5 partiti di sinistra che hanno corso da soli e che totalizzano insieme un 5/6%. Questo è un problema atavico che, se fosse stato superato, avrebbe fatto vincere Giani in scioltezza.

Puglia, Emiliano dato al 46/47%, Fitto al 38, La Ricchia (5s) tra l’11 e il 12 laddove i penta stellati avevano il 50. Emiliano si pone a sinistra ma di fatto ha avuto appoggi bipartisan e le sue politiche non sono esattamente Berlingueriane… diciamo una vittoria della sinistra un po’ sui generis. Sul fronte della destra, invece, il primo partito è FI, seguito dalla Meloni e il bullo solo terzo col 10% dal 25 che aveva. Una bella botta per la Lega, insomma.

Campania, De Luca poi il vuoto. Era scontato, ma anche qui De Luca è un uomo di sinistra un po’ sui generis, un po’ naïf. Niente da celebrare per il PD, in effetti.

Veneto, Zaia poi il vuoto. Addirittura sfiora l’80%. Nessuna sorpresa, ma un annotazione. Zaia e Salvini non sono certo amiconi. Ma neanche amici. Diciamo quasi amici e Zaia è pronto a fare le scarpe al cubista del Papeete. La Lega stravince, ma si può dire lo stesso di Salvini?

Liguria, Toti pigliatutto. Si attesta al 59%. La sua lista sfiora il 24%, la Lega solo il 15. Ancora, bene la destra, male Salvini.

Insomma, Salvini voleva un 7 su 7, ma, a dirla tutta, potrà appendere il cappello alle Marche e, vedremo, forse alla Val D’Aosta.

Si possono occupare militarmente le tv e i social, travestirsi da poliziotto o barelliere o pompiere, ammiccare al boia chi molla e alle camicie nere ma, alla fine, si perde.

A.G.

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