Continuate a non fare un cazzo

Domani grande evento a Roma. 

Quegli svantaggiati dei fasciosovranisti in piazza per la “Marcia della Liberazione”.

Grandi nomi e grandi temi per l’oceanica manifestazione.

Ma andiamo con ordine, non facciamoci prendere dall’euforia.

Cosa vogliono? Beh, allora, tanto per cominciare chiedono “più Stato e meno mercato, applicando finalmente la Costituzione del 1948, attraverso le dimissioni di Conte e un ritorno alle urne immediato per dire no al neoliberismo”.

Cosa voglia dire non si capisce, ma va bene cosi’.

Poi chiedono “una moneta sovrana in uno Stato sovrano”, tipo Monopoli, inoltre un “reddito minimo di mille euro per disoccupati, cassintegrati e partite Iva” e, nel contempo, una “radicale e più equa riforma fiscale”, che, tradotto, significa annullare le tasse per il 2020 e abbassarle drasticamente, sempre, ovviamente, elargendo soldi a tutti.

E, ciliegina sulla torta, lo “stop al 5G”, cosi’, a cazzo.

Sono sul piede di guerra, minacciano disobbedienza civile e giurano che ”Il 10 ottobre sarà soltanto l’inizio, ci aspetta una dura battaglia per liberare l’Italia e per ricostruire un Paese che ritornerà ad essere grande. Insieme, ce la faremo”.

Ma chi sono? Chi sono le menti dietro a tutte queste brillanti richieste?

Tenetevi forte.

Gli organizzatori sono Diego “vuoto pneumatico” Fusaro, Sara “porella” Cunial e sconosciuti del calibro di Tiziana Alterio (pare sia una scrittrice), Moreno Pasquinelli (l’ideologo della Sinistra Sovranista, sigh), Mauro Scardovelli (Unialeph, quello che pubblica i libri della Alterio, insomma), Giuseppe Sottile (Vox, pagina di fake news e varietà), Glauco Benigni (di Homo Sapiens…) e Maurizio Martucci (Alleanza Stop 5G).

Ma non sono soli, possono contare sull’appoggio di vip del calibro di Rosalinda Celentano ed Enrico Montesano.

Insomma, mi pare chiaro che se domani non avete un cazzo da fare…è meglio che continuate a non fare un cazzo.

A.G.

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