Mio malgrado, mi tocca ancora parlare di Report per due motivi.
Partiamo dalla puntata. Ieri sera, a caldo, ho fatto un post ironico sul Milan, ma, a mio parere, la puntata non verteva sul Milan, almeno, non era quello che io ho letto come sottotesto.
Certamente c’è del marcio in società, certamente c’è da chiarire, pare chiaro, ora, che attraverso prestanomi, uomini di paglia, scatole cinesi, trust, fondi lussemburghesi e un labirinto di società fittizie Eliott non sia il proprietario e che, in qualche modo, Berlusconi lo sia ancora attraverso i due faccendieri napoletani, D’Avanzo e Cerchione.
Detto che, scavando, penso che si troverebbero illeciti e magagne in quasi tutte le società calcistiche italiane partendo dalla serie C, i problemi sono due.
Il primo impatta il Milan stesso, squadra tra le più titolate e importanti del mondo, che è vittima di faccendieri col rischio di essere spolpata. E per questo trovo davvero tristi e cieche le invettive su Report dei tifosi che vedono la squadra come un dogma intoccabile.
Il secondo è che il Milan ha interessi enormi a Milano e sta costruendo uno stadio, mastodontica opera che impatta il comune e cittadini e nessuno sa chi ci sia dietro.
Questo è allarmante e decisamente inaccettabile. Ed è un’accusa al governo (e qui arriviamo al punto focale, al vero scoop della puntata, che esula dal problema Milan, ma impatta tutto) è perché, e cito Report, “l’ultima direttiva antiriciclaggio, voluta dall’Europa, impone a ogni paese membro un registro dei beneficiari finali delle operazioni fatte dalle società e questo al di là di accordi privati, tra soci o azionisti per la governance di una società. Mentre l’Italia non ha ancora il suo registro”.
E qui arriviamo al secondo motivo.
In qualunque paese civile un inchiesta come quella di ieri sera o come tutte, tutte, le altre, porterebbe ad interrogazioni parlamentari, indagini della magistratura, scandalo, revisione di leggi e accordi, sospensioni di accordi (lo stadio, per esempio) e quant’altro.
In Italia, l’unica cosa che succede sono l’acquisizione degli atti da parte dei giudici (che, forse, porterà ad un interminabile processo che si concluderà, nel migliore dei casi, con la prescrizione) e con la certa, sicura, ineluttabile, inevitabile, inderogabile INTERROGAZIONE DELLA VIGILANZA PARLAMENTARE SULLA TRASMISSIONE REPORT.
Sempre, dopo ogni puntata.
È La Certezza.
A.G.