Ci sono due notizie che valgono la pena di essere approfondite.
Dl Sicurezza, ok alla fiducia. M5s: “Decreti Salvini non hanno funzionato”. Protesta la Lega: “Dignità vale più della poltrona”.
I decreti Salvini stanno per essere modificati, anche se siamo ancora lontani dalla cancellazione, anche politicamente (erano infatti già stati dichiarati in parte incostituzionali).
Nel suo intervento in aula, il leghista Nicola Molteni dice: “O si considerano le ong dei ‘taxi del mare’ come disse Luigi Di Maio o si sta con chi ritiene che sono l’unico strumento per garantire la sicurezza in mare. Lo dico al M5s: non si può un giorno essere per i decreti sicurezza e un giorno per azzerarli. La dignità conta molto di più di una poltrona”.
E Vittoria Baldino, M5S, ribatte: “Noi avevamo sollevato non pochi dubbi sul decreto Salvini: non ha funzionato, anzi ha prodotto risultati contrari alla tanto decantata sicurezza. Prima la legge Bossi Fini e poi i decreti di Salvini hanno dimostrato che i flussi non si fermano con delle leggi, ma con dei percorsi di inserimento, occupandosi del fenomeno” (da Il Fatto).
Beh, direi, e lo dico sinceramente, che ha ragione Molteni.
Non sul merito dei decreti sicurezza che erano merda razzista, ma nel merito del comportamento dei 5S che, ora che stanno “a sinistra” ribattono come la Baldino, che ha ragione nel merito, ma non nella coerenza, quindi non è credibile.
Comunque pare proprio che ora che sono col PD, i 5S abbiano radicalmente cambiato opinione sui migranti.
Sarà un caso?
Secondo episodio.
Qualche giorno fa il centro destra era ai ferri corri.
Il motivo era la norma salva-Mediaset voluta da, ovviamente, Forza Italia, ma osteggiata da Salvini.
Un incontro ha poi fatto tornare il sereno tra i sovranisti e, guarda caso, la norma è stata poi votata da Lega e FdI.
Oggi invece Salvini ha minacciato i suoi alleati che, se avessero votato a favore del MES, come dichiara Berlusconi da mesi, sarebbero stati cacciati dalla coalizione.
Ci credereste mai? Berlusconi e FI, con un carpiato più’ stiloso di quelli della Cagnotto, hanno dichiarato di votare contro.
Sarà un caso?
Forse, pare, probabilmente, chissà.
Voltaire, nel suo dizionario filosofico, diceva che il caso è l’effetto noto di una causa ignota.
Io, più prosaicamente, credo che, nella politica italiana, il voto sia un effetto paraculo noto di un accordo ovvio ma ignoto.
Insomma, non è dato a caso.
A.G.