Sulla DAD si stanno sprecando i neuroni dei giornalisti e le peggio intuizioni degli analfabeti funzionali, come se non bastasse il resto.
Il problema, a mio avviso, non sono gli adolescenti a cui manca la frequentazione scolastica, fatta di lezioni frontali, certo, ma anche di ingressi, intervalli, uscite, ore di ginnastica e via dicendo.
È loro diritto manifestare la propria frustrazione, anche in un momento storico così difficile da comprendere e gestire.
Il problema vero sono i genitori, gli insegnanti, i dirigenti scolastici, che non sono ancora riusciti a spiegare a questi ragazzi quanto sia importante e necessario il loro sacrificio.
D.M.
P.S. di quel problema strutturale che è il divario tecnologico di origine sociale, che tutti ignorano accuratamente, parleremo molto presto.