La grande lezione

Un sollevato Anthony Fauci, responsabile dell’emergenza covid in USA, nella soddisfazione di trovare nel neoeletto presidente Biden un interlocutore serio, dichiara che finalmente si puó tornare a da affrontare la pandemia con metodo scientifico.

Il che significa che, a causa della natura instabile, ignorante e meschinamente ideologicizzata dell’uscente presidente Trump, troppe persone si sono ammalate negli stati uniti, troppe persone sono morte, troppe persone patiscono le conseguenza fisiche della malattia, pur avendola superata.

Non so a voi, ma a me un pensiero così fa esplodere il cervello.

Quello, inconsapevole come un bimbo che schiaccia insetti e tortura piccoli animali, ha lasciato una nazione di 250 milioni di persone in balia dei suoi tweet farneticanti, perchè la sua azione di governo si è articolata su tre punti: litigare con i cinesi, sopprimere gli afroamericani, coccolare proud boys e altri animali del genere.

Ho pensato, sbagliando: possibile che non abbiamo ancora un metodo che ci permetta di bloccare gente così dal diventare l’uomo più potente de mondo?

No, perchè il problema non è lui che si candida, ma la gente che lo vota.

Abbiamo un sistema, diffuso nel ricco occidente, per cui capacità, preparazione e affidabilità valgono zero, mentre avanzano senza ostacoli facce da schiaffi la cui unica abilità è fare i ganassa in tv e sui social.

E ammalliano gli elettori, riscuotono successo, vincono le elezioni.

Ormai quasi trent’anni fa muoveva i primi passi in politica quel buffone di Arcore, con i Drive in e altre trasmissioni per decerebrati, oggi abbiamo i sovranisti che spadroneggiano sui social.

Oggi come allora successo garantito.

E se in tre decenni non abbiamo imparato proprio nulla, allora vuol dire che ce li meritiamo.

D.M.

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