I grandi titoli de Il Giornale

La mamma del titolista dei quotidiani sovranisti è sempre incinta.

Purtroppo, aggiungerei: bisognerebbe sedare del tutto quel suo comportamento arzillo che ha come effetto collaterale questi geni del male.

Titolo in questione, quello in foto: “Bombe in nome di Greta”.

Il processo logico-deduttivo delle brillanti menti che compongono la redazione di questa sottospecie di pubblicazione è il seguente:

  • i No-Tav si oppongono alla grande opera per via dell’impatto ambientale, ritenuto troppo elevato (è così da sempre, ma loro se ne sono accorti solo ieri sera)
  • tra i No-Tav ci sono degli agitatori e dei sabotatori, frange violente che hanno la missione di disintegrare l’impegno civile e di libero dissenso democratico, che legittimamente quegli individui esercitano (anche qui nulla di nuovo, ma i raga de Il Giornale non ne sanno nulla)
  • Dato che la protesta ha ragioni climatiche, “l’ambientalismo si colora di violenza” e, se l’ambientalismo diventa aggressivo, lo fa obbligatoriamente in nome della sua nuova paladina, una sedicenne che sua sponte va in giro per il mondo a rivendicare un mondo migliore per sè e per i suoi coetanei.

Ora, non so a voi, ma a me pare un capolavoro, se non ci fosse da piangere ci sarebbe da sbellicarsi di risate.

E invece c’è da piangere, eccome.

Al Giornale desiderano compiacere il proprio pubblico, che ce l’ha con Greta, senza nemmeno sapere perchè (nemici ne abbiamo?), quindi si scervellano tutto il giorno per inventarsi queste cazzate ignobili da dare in pasto al pubblico sovranista, che vuole il sangue, oramai ne è assuefatto e ne vuole sempre di più.

Edificante e deontologico, il lavoro dei giornali sovranisti è piegare e mistificare la realtà, pur di agitare le folle e creare antagonismo.

Cara Greta, dai retta ad un cretino, il mondo migliore è quello in cui questa gente non nasce mai.

D.M.

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