Ieri il sindaco leghista di Riace Antonio Trifoli, molto irritato dalla partecipata manifestazione delle Sardine proprio nel suo comune, ha pensato bene di pubblicare sui social la richiesta ufficiale per il corteo, lasciando in chiaro e ben visibili i dati personali, tra cui il domicilio, di Jasmin Cristallo, coordinatrice del movimento, già oggetto di minacce da parte degli haters sovranisti scatenati dal solito Dj Ruttolomeo.
Successivamente qualcuno deve avergli spiegato che la cosa era molto grave e ha dunque cancellato il post, ma ormai era tardi.
E infatti la Cristallo ha annunciato querela.
Al suo posto un messaggio da simpaticone, in cui invita la Cristallo in comune per un mazzo di fiori e quattro chiacchiere, come se nulla fosse.
In mezzo, il succo di tutta la questione: a chi gli fa notare che non puó mostrare dati personali sensibili in quel modo, risponde stizzito che così imparano, lei e quelli come lei, facendo venire il legittimo sospetto che l’operazione fosse intenzionale.
La morale di questa storia è che il capo dei sovranisti fa scuola ad una stirpe di squallidi meschini, che interpretano la vendetta privata e con mezzi illeciti come un mezzo di lotta politica, squalificando la politica stessa e degradandola a terreno di caccia per iene bavose di rabbia.
Salvo poi farsela addosso quando scoprono che l’infamia ha un prezzo e mentendo, spacciandosi per bonaccioni e distribuendo carezze agli anziani.
Gente senza dignità morale.
Eccoli qua, i grandi eroi dei tempi che viviamo.
D.M.